Il coro ligneo

La nuova sistemazione dell’altare al centro dell’area presbiteriale, dava la possibilità ai canonici di avere uno spazio riservato a loro negli scranni disposti a semicerchio nell’abside. In molte chiese non ci limitava a semplici scranni, ma si costruivano cori lignei sul modello di quelli esistenti nelle abbazie. Ecco allora che in seno al capitolo dei Canonici maturò la decisione di realizzare un coro ligneo particolarmente elegante e dignitoso. La commessa fu fatta nel 1578 ad Anselmo de’ Conti. Per istallare il coro si smantellò la parte inferiore degli stucchi fatti pochi anni prima nel 1565.Il coro ligneo - Chiesa Parrocchiale di San Lorenzo - Diocesi di Lodi

Sarebbe bello commentare i valori simbolici espressi dai vari ornamenti del coro. Ci basti osservare il simbolismo espresso dal numero degli scranni: 12 + 1, come gli apostoli intorno a Gesù.
Il coro ligneo ci invita ad aprire una finestra storica attraverso la quale osservare il vissuto dei Canonici del Capitolo. Essi si riunivano quotidianamente per il canto della salmodia dell’Ufficio Divino che risuonava nella Chiesa con l’accompagnamento dell’organo. Era una preghiera corale per tutta la Comunità e ciò veniva riconosciuto e sostenuto. Per questo venivano fatti dei lasciti al Capitolo (“legati”) affinché le intenzioni di preghiera dei canonici continuassero nel tempo e fossero di suffragio a coloro che disponevano per testamento i legati. Il Capitolo dei canonici di San Lorenzo venne così a disporre di un ingente patrimonio (nota 8 ) che i francesi, dopo aver conquistato la Lombardia, confiscarono, sopprimendo il Capitolo nel 1798. L’anno successivo l’Imperatore d’Austria Francesco I, riconquistata la Lombardia, ripristinò la Collegiata, ma nel 1814 dopo il ritorno dei Francesi, la Collegiata fu soppressa definitivamente e mai più ristabilita. La Parrocchia fu affidata ad un Preposto Parroco e due coadiutori. (nota 9)

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