La storia del Gruppo Famiglie

La nascita

Il Gruppo Famiglie nasce a S. Lorenzo ormai quasi trent’anni fa per l’intuizione del parroco, don Luigi Fioretti: egli ritiene indispensabile che ogni cristiano conosca approfonditamente la Sacra Scrittura e si confronti con essa, in qualunque stato di vita si trovi, quindi anche da sposato.

Ecco così che un gruppetto di una dozzina di famiglie, di età compresa tra i venticinque e i trent’anni, qualcuna già con figli, comincia a ritrovarsi alla domenica mattina per approfondire testi biblici, a partire da quelli che erano stati proclamati nella celebrazione del matrimonio.

 

I primi tempi

Via via le modalità d’incontro si affinano, e pur rimanendo l’attenzione primaria alla Scrittura, si decide di dedicare altri incontri a dibattere argomenti d’attualità: temi sociali, culturali, ecclesiali, la dottrina del Magistero.

A un certo punto, aumentando il numero dei partecipanti, si decide di formare dei gruppetti più piccoli, in cui potersi confrontare con maggior spontaneità e libertà: e inizia in questi piccoli gruppi a svolgersi la lectio biblica partecipata, con uno scambio di riflessioni sapienziali e di preghiera, che ancor oggi è ritenuta fondamentale.

 

Le nuove esperienze

Altre esperienze significative sono state in questi anni l’organizzazione di una “scuola per genitori”, con esperti che illustravano aspetti psicologici e comportamentali del rapporto tra genitori e figli; l’attenzione all’Oratorio come spazio di crescita umana e religiosa per i figli; la disponibilità ad offrirsi come catechisti per i bambini e i ragazzi della Parrocchia; ma resta fondamentale nel Gruppo la ricerca di una spiritualità familiare specifica e l’apertura alle istanze che interpellano, dal mondo laico e dalla Chiesa, il cristiano sposato, nella sua specificità.

 

Gli ultimi “traguardi”

Durante tutto il 2009 il Gruppo Famiglie ha elaborato una propria “regola”, che non vuole assolutamente “ingabbiare” la spiritualità coniugale in “comandamenti” da seguire, ma anzi il valore di questa regola è quello di indicare un cammino praticabile (ecco lo sguardo all’esperienza) che esprima nella vita il sacramento del matrimonio (ecco lo sguardo al dono che ci precede, ma che aspetta anche di essere attuato sempre di nuovo, come meta del nostro cammino). L’attuazione della regola fa necessariamente i conti con i limiti di ciascuna coppia, con le situazioni particolari e anche con i nostri peccati. Ma una regola viene cercata proprio perché rappresenti una traccia sicura, capace di togliere dall’inerzia, di confortare nel cammino, di rimettere in moto, di aiutare alla conversione.

Il libretto che è scaturito da questo lavoro è stato chiamato “Libro di Vita”, proprio a sottolineare questo intendimento.
 

La “svolta”

A partire dal 2011 abbiamo operato alcuni cambiamenti significativi. Il nuovo Consiglio eletto opera in stretta cooperazione col Parroco e tutte e cinque le coppie sono egualmente responsabili della pianificazione dell’anno pastorale , della cura di tutti gli appartenenti al Gruppo e degli affari economici.
Siamo tornati agli incontri di lectio comunitari, poiché il compito svolto dai gruppetti di familiarizzare e fraternizzare è ormai superato, mentre vogliamo privilegiare gli incontri tra tutti i componenti del Gruppo. Durante le lectio, ora con cadenza mensile, si formano poi dei gruppetti spontanei di meditazione e di condivisione, dopo un lungo momento di meditazione di coppia. Ogni incontro inizia o termina con la “cena condivisa” in cui ognuno porta quello che ha preparato per la propria famiglia e tutto viene messo in comune e condiviso.
Abbiamo mantenuto dei “Gruppetti di fraternità” con il compito appunto di favorire la fraternità tra tutti i componenti del gruppo, nelle forme e nei tempi che ogni gruppetto decide autonomamente (incontri di preghiera, cene, gite, vacanze, …).
A questi appuntamenti propri del Gruppo si aggiungono i ritiri spirituali parrocchiali nei momenti forti (Avvento e Quaresima), gli esercizi spirituali per famiglie, la festa degli anniversari di matrimonio, la “Via Lucis” la settimana successiva alla Pasqua e la “Vacanza per Famiglie” a Giugno-Luglio.

 

Il “ritorno”

Con il 2015 abbiamo. in un certo modo, ripreso alcuni temi che avevano caratterizzato la vita del gruppo negli anni precedetni al 2011.
Gli “Incontri di Gruppo” vogliono essere una meditazione comune della Parola o di temi specifici, con tempi distesi e con una modalità articolata su due incontri: un primo incontro più “formativo” in cui un relatore introduce il tema che viene poi discusso in gruppetti e condiviso tutti insieme col relatore steso; un secondo incontro di riflessione e attualizzazione, condotto da uno dei “Gruppetti di Fraternità”, più simile ad una lectio e sottolineato dalle meditazione personale o di coppia.
Gli incontri dei “Gruppetti di Fraternità” (5-6 coppie) avvengono nelle case e viene meditata la Parola con una lectio sui temi dell’anno o su singoli libri della Bibbia. Altro compito dei gruppetti è di preparare gli incontri di Gruppo

 

La nascita delle “Case”

Con il 2021 anziché trovarci nelle nostre case, abbiamo portato le nostre case nella Comunità. Rievocando i nomi di alcune Case del racconto evangelico, luoghi di avvenimenti significativi, le abbiamo chiamate: Casa di Nazareth, Casa di Cana, Casa di Betlemme, Casa di Gerusalemme.

Ogni Casa di Fraternità sarà costituita da 8-9 famiglie – singoli o coppie – che si riuniranno non solo in chiesa durante le Lectio Comunitarie per la condivisione della preghiera, ma anche, e soprattutto, in occasioni dedicate per sperimentare concretamente la fraternità. Ciascuna di queste Case, stimolata da componenti di riferimento, potrà anche incontrarsi nel corso dell’anno nei luoghi più consoni: l’oratorio o altri locali della Parrocchia, le proprie dimore (se le condizioni pandemiche lo consentiranno), una trattoria o, se necessario, su piattaforma telematica, per sperimentare e condividere momenti di fraternità, soprattutto facendo concretamente qualcosa insieme a favore di tutta la nostra Comunità parrocchiale.

Fare perché: per creare rapporti di conoscenza, fraternità e vicinanza con altre persone della Parrocchia
Fare per chi: per i nostri fratelli della realtà parrocchiale
Fare che cosa: piccole cose, molto semplici, alla portata di ogni componente delle Case di Fratenità da organizzare insieme e condividere durante l’anno.

ASPETTO CARATTERIZZANTE: è fondamentale che l’ambito di impegno concreto di ogni Casa di Fraternità sia valutato e condiviso all’interno della Casa stessa all’inizio del percorso annuale, contemperando le sensibilità di ciascuno. A questo fine, si dovrà prevedere, entro il mese di novembre, nelle modalità più consone ad ogni Casa e con la massima attenzione al coinvolgimento di tutti i componenti, un momento di confronto iniziale per orientarsi, ascoltando ogni voce, sull’ambito di fraternità in cui concretamente operare.

 

 

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