Ecco la riflessione sulla Parola della seconda domenica di Quaresima, offerta dalla Caritas Parrocchiale di San Lorenzo:
«Sopportando la privazione di qualche cosa – e non solo di superfluo – impariamo a distogliere lo sguardo dal nostro “io”, per scoprire Qualcuno accanto a noi e riconoscere Dio nei volti di tanti nostri fratelli..
Per il cristiano il digiuno non ha nulla di intimistico, ma apre maggiormente a Dio e alle necessità degli uomini, e fa sì che l’amore per Dio sia anche amore per il prossimo (cfr Mc 12,31). Il Papa ci ricorda che il digiuno è “terapia” per curare ciò che impedisce di conformarsi alla volontà di Dio.
Come Abramo, anche noi siamo invitati ad uscire dalla nostra terra, lasciare le nostre sicurezze per riporre la nostra fiducia in Dio. La meta è Cristo trasfigurato,il figlio amato nel quale noi diventiamo figli. E’ l’invito a prendere le distanze dal rumore del quotidiano per immergersi nella presenza di Dio: Egli vuole trasmetterci, ogni giorno, una Parola che penetra nelle profondità del nostro spirito, dove discerne il bene e il male e rafforza la volontà di seguire il Signore».
L’invito è a verificarci a proposito in questo tempo propizio di conversione e lo possiamo così riassumere:
D ono di sé al prossimo in difficoltà
I nvito all’accoglienza
G ioia nella condivisione
I ncontro – relazione col prossimo
U nità e fraternità
N on giudico, cerco di capire e amare
O vunque mi trovo (lavoro-casa-scuola) cerco di vivere coerentemente