Care amiche e cari amici,
Martedì prossimo, il 17 gennaio, ricorre la Giornata Nazionale per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei: “Se la comunione fra cristiani ci raccoglie intorno alla Persona di Gesù di Nazareth, creduto e proclamato Signore e salvatore, mai possiamo dimenticare la nostra “radice santa”, il popolo di Israele, a cui appartennero Gesù e Maria sua madre, gli Apostoli e la prima comunità cristiana di Gerusalemme. La nostra comunione intorno alla Parola fatta uomo in Cristo è dono del medesimo Spirito che, come diciamo nel Credo, “ha parlato per mezzo dei Profeti”. Per questo le nostre comunità si nutrono nella fede con l’ascolto della parola di Dio attraverso la lettura di tutta la Bibbia e non solo del Nuovo Testamento, mettendosi così in singolare comunione con la fede e la storia del popolo di Israele. Ci sentiamo, quindi, legati non solo all’Israele vissuto prima di Cristo, ma anche agli Israeliti di oggi, che vivono nella meditazione della loro Legge e dei loro Profeti e ancora pregano con i loro Salmi. Tanto più agli Ebrei oggi viventi in mezzo a noi siamo debitori di atteggiamenti di fraternità e di sincera ricerca di comunione, quanto più ripensiamo alla storia delle loro sofferenze, alle quali spesso i cristiani non sono stati estranei” (Dal documento Comunione e comunità, CEI, 1981). Abbiamo vissuto un anticipo significativo e proficuo di questa giornata grazie al confronto tra don Roberto Vignolo e Vittorio Robiati Bendaud avvenuto mercoledì scorso al Collegio Vescovile.
In settimana vivremo anche i giorni dedicati alla preghiera per l’unità dei cristiani, che inizieranno mercoledì 18 per concludersi mercoledì 25, nella festa della Conversione dell’apostolo San Paolo. “Imparate a fare il bene, cercate la giustizia”: il versetto di Isaia (1,17) fa da filo conduttore alla Settimana di preghiera di quest’anno. Il tema è stato scelto da un gruppo locale degli Stati Uniti d’America convocato dal Consiglio delle chiese del Minnesota. Tra l’altro, queste comunità vivono la ferita delle divisioni per motivi razziali tra bianchi e neri: l’omicidio del nero George Floyd ad opera di un poliziotto bianco è avvenuto proprio in questo stato, a Minneapolis. Il Gruppo locale che ha iniziato a lavorare al tema già nel dicembre 2020, era costituito da persone rappresentanti di diverse esperienze di culto ed espressioni spirituali, sia dei popoli indigeni degli Stati Uniti che delle comunità immigrate (in modo forzato o volontario: questa diversità ha permesso una profonda riflessione e un’esperienza di solidarietà arricchita da molte e diverse prospettive. “Isaia – si legge nella presentazione del sussidio che hanno pubblicato – ai suoi tempi, sfidò il popolo di Dio a imparare a fare il bene insieme; a cercare insieme la giustizia, ad aiutare insieme gli oppressi, a proteggere gli orfani e difendere le vedove insieme. La sfida del profeta si applica anche a noi oggi: come possiamo vivere la nostra unità di cristiani per affrontare i mali e le ingiustizie del nostro tempo? Come possiamo impegnarci nel dialogo e crescere nella reciproca consapevolezza, comprensione e condivisione delle esperienze vissute?”.
In settimana ricorre la solennità di San Bassiano, il patrono della nostra Diocesi: a San Lorenzo celebreremo la messa a lui dedicata sia nel giorno patronale, il 19 gennaio, sia sabato e domenica prossimi, secondo l’indicazione della Diocesi. In duomo il nostro vescovo presiederà la Veglia, mercoledì 18, alle ore 21.00. Il giorno dopo, la messa solenne verrà presieduta dal Cardinale Oscar Cantoni, vescovo di Como.
Lunedì 16, alle 18.30, nella casa parrocchiale si trovano i catechisti dei bambini della Prima Comunione. Alle 20.00 c’è la catechesi delle superiori all’oratorio dell’Ausiliatrice. Alle 21.00, nella casa parrocchiale, si raduna il Gruppo di Pronto Intervento, unitamente al Consiglio parrocchiale degli Affari Economici. Venerdì 20 ci sarà la catechesi delle medie.
Un caro saluto a tutti da parte mia e di don Roberto.
Don Emilio