Care amiche, cari amici, come state? Di questi tempi ci rivolgiamo a vicenda questa domanda con una certa ansia, perché sappiamo che la nostra salute è a rischio. E non parlo solo della salute fisica, ma anche di quella più interiore, che si presenta in forma di un angustia, di una stretta in gola, che non è sempre possibile sciogliere; è una sorta di rumore di sottofondo che non ci lascia tranquilli e che può esplodere, da una parte, in una paura folle e incontrollata o, dall’altra, in un atteggiamento spavaldo che lo tacita con autoconvincimenti superficialmente ottimistici o addirittura negazionisti.
Come state, miei cari? La salute, per i cristiani, è un dono di Dio, e per essa lo ringraziano tutti i giorni; e non va messa a repentaglio con leggerezza. La salute, anche per i cristiani, è un diritto fondamentale della persona, e deve essere garantito e custodito dalle competenze politiche e mediche, d’accordo, ma anche dalla cura che i cittadini si scambiano vicendevolmente con ogni diligenza e attenzione.
La nostra salute deve starci a cuore, e ogni giorno chiedo a Dio di aiutarci a discernere i comportamenti più adatti ad evitare il contagio che si sta diffondendo.
Per contenere la diffusione del virus l’attività della nostra parrocchia, come di tutte le altre, è stata ridotta il più possibile. Ma in alcuni settori l’impegno, pur in altre forme, non si è completamente interrotto. Vorrei segnalare, a questo proposito, il doposcuola: le lezioni da remoto continuano grazie ai volontari, e a Martina e Federica (le responsabili) che offrono alle ragazze e ai ragazzi un ottimo supporto per i compiti e lo studio. Anche la catechesi cerca di mantenere una sua continuità: nelle superiori si è già fatta esperienza delle piattaforme online fin dalla scorsa primavera, ma si è progettato e già avviato qualcosa del genere, pur con adattamenti, anche per le medie; inoltre proporremo qualche breve appuntamento anche per i bambini delle elementari, insieme ai loro genitori naturalmente. Per questo ringrazio i catechisti, che hanno preso queste iniziative! Anche lo sportello di ascolto e il gruppo Caritas continuano a monitorare le situazioni di bisogno e intervengono, nei limiti del possibile, a sostenere le persone in difficoltà. Il Gruppo Famiglie ha iniziato le Lectio sulla Parola di Dio e gli incontri stanno riuscendo in modo ampiamente soddisfacente. Anche il Gruppo biblico, dopo un promettente avvio in presenza, sta mettendo in cantiere qualche incontro in streaming.
Mi sembra che questi ambiti di azione e di studio, senza parlare di tante persone che offrono il loro aiuto in altri settori (uno per tutti: il servizio d’ordine all’ingresso delle chiese nelle messe domenicali), testimonino che la nostra comunità è fatta di donne e uomini che si interessano gli uni degli altri, anche se la situazione, per tanti motivi, indurrebbe a chiudersi nel privato e a ripiegarsi sulla propria stanchezza o sulla paura.
Domenica 22 novembre celebreremo la messa degli anniversari di matrimonio, alle ore 11, nella chiesa di Sant’Agnese: faremo festa a chi celebra le nozze di legno (5 anni), di latta (10 anni), di cristallo (15 anni), di porcellana (20 anni), d’argento (25 anni), di perla (30 anni), di corallo (35 anni), di rubino (40 anni), di zaffiro (45 anni), d’oro (50 anni), di smeraldo (55 anni), di diamante (60 anni) … Ancora una volta invito gli sposi che vogliono partecipare a dare il proprio nominativo al me o a Luca Alquati.
Vi auguro di cuore buona settimana!
Don Emilio. Con me vi salutano don Roberto e suor Silvia